Il mio nome è Kevin Grave.
Una vita qualunque, un volto tra i tanti sconosciuti ma uniti da strade di periferia. Enormi distrazioni dai piccoli drammi quotidiani. Un amico fidato, una donna, un lavoro da due soldi e scelte ridotte al minimo. Come in un vicolo stretto, poche cose visibili, poche alternative, zero errori e nessun rimpianto. Unica grande esclusa dal mio quadro perfetto, fu la notte a svegliare la mia coscienza.
Così cominciai a fare incubi tanto reali quanto i cadaveri in essi ritratti, i cui volti iniziarono a mostrarsi alla luce del sole, divenendo pura realtà e trascinandosi dietro due sole consapevolezze.